(Racconti e quattro chiacchiere)
Tag: lavoro
Conformarsi, anche solo in apparenza.
"Non c'è ferro che possa trafiggere il cuore con più forza di un punto messo al posto giusto"
Ascoltiamo cosa vuole dirci l’invidia.
L'invidia è qualcosa di obiettivamente spiacevole, si insinua dentro di noi e lavora, macina, deteriorandoci, portandoci ad idee e ragionamenti del tutto poco amorevoli. E' un sentimento che si prova nei confronti di un'altra persona, che possiede doti o beni che vorremmo avere noi, spesso, almeno nel mio caso, la si avverte perché non si … Leggi tutto Ascoltiamo cosa vuole dirci l’invidia.
SMART MAMME 2.0
Arriva la sera con la sensazione di aver messo pezze ovunque, lavorando in modo mediocre, con sensi di colpa versi i tuoi figli perché non ti senti di essere stata una brava mamma attenta ai loro bisogni, sensi di colpa verso il tuo ruolo di “donna di casa” perché i letti sono ancora da fare, i piatti sporchi ancora sul tavolo e la lavatrice da svuotare. Arriva sera e ti senti solo le spalle pesanti, i capelli sporchi ma il bambino ha sonno e anche oggi rinuncerai a te per seguire lui.
L’arte del sentirsi incompresi.
Essere riconosciuti, esseri VISTI per davvero, credo sia una delle sensazioni a cui la maggior parte di noi aspiri. Una vita intera a lottare per essere visti da chi non ci vede e non ci sente
La favola delle pari opportunità
La posizione della donna nel mondo del lavoro italiano è una posizione da "terzo mondo", la colpa principale non deve essere data alle singole aziende, piuttosto allo stato che non sta in alcun modo incentivando e aiutando le donne e le aziende. Credo anche che le donne siano da tutelare nel mondo del lavoro con normative dedicate perchè attualmente la storia delle pari opportunità resta solo una bella favola. Il nostro ruolo è sempre stato di contorno, la maggior parte dei manager sono uomini, i politici sono quasi tutti uomini, le stesse task force nominate da Conte in questo momento pandemico sono tutte composte da uomini, sapete perchè? Perchè le donne sono nelle retrovie a lavorare, A FARE, sempre in passo indietro, in silenzio, la posizione che da sempre ci hanno riservato.